Roma: Lo svantaggio di essere capitale d’Italia

ROMA DIVENTA CAPITALE
ROMA DIVENTA CAPITALE

Spesso avrete sentito parlare della Roma ladrona, la capitale degli sprechi, dei disservizi, ultimamente anche della mafia…vi sfido però a trovare su internet o dove volete, qualcuno che si proponga a divenire capitale del “marasma” chiamato Italia! Qualche timida voce, si è alzata solo in favore di Milano, definendola “la vera capitale”, oppure “la capitale morale d’Italia”. Però mai, ve lo assicuro nessuno si è mai candidato effettivamente, per svolgere questo ruolo. Oh si…tutti eleggerebbero i propri capoluoghi di regione, a capitale di piccoli stati indipendenti, questo si. Tutti sanno, come sarebbe semplice, ordinata e prestigiosa, la gestione di piccole e funzionali realtà geopolitiche.

A noi tutte le critiche e gli svantaggi, di un caos burocratico ed amministrativo, di una città ridotta a mera sede di infinite burocrazie statali, parastatali, religiose, internazionali…a loro il compiacimento di saper governare “leggere” amministrazioni locali che devono soltanto provvedere a se stesse.

Questo lo sapeva bene, Camillo Benso il Conte di Cavour, che sui libri di storia ci viene presentato come il padre della Patria, mentre in realtà era soltanto una marionetta in mano a potenze straniere, quando nel suo celebre discorso alla nazione, con parole seducenti e riferimenti storici ammiccanti, propose Roma come unica capitale possibile, per la nascente repubblica italiana…se ne guardò bene di trascinare la sua Torino, oppure Milano in questa “iattura”!!

Per carità, anche a noi piace “Roma capitale”, ma di uno Stato governabile, un posto dove esiste un “senso comune”, una visione univoca e condivisa, del modo di vivere la vita e intendere lo stile della propria esistenza.

Proprio su questo “senso comune”, Alberto Moravia scriveva: 

moravia

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